La dimensione artistica e cosmologica della Mishneh Torah

(da Wikibooks, manuali e libri di testo liberi)


Chi conosce se stesso conosce il suo Signore.
—Mosè Maimonide (Rambam, Moshe ben Maimon)

Indice

Mezuzah: "Li scriverai sugli stipiti della tua casa e sulle tue porte" (Deut.6:9)
Mezuzah: "Li scriverai sugli stipiti della tua casa e sulle tue porte" (Deut.6:9)
⇒ Introduzione
1 — A immagine di Dio
2 — La Mishneh Torah come Microcosmo
3 — Emanazione
4 — Ritorno
5 — Da teoria a storia
6 — Mishneh Torah come parabola
⇒ Appendice I: Libri e Sezioni della Mishneh Torah
⇒ Appendice II: Contesto filosofico
⇒ Appendice III: Cosmo maimonideo
⇒ Bibliografia



Premessa

Il presente è un supplemento monografico al quinto capitolo della seconda parte di Guida maimonidea, e si concentra sulla forma cosmologica della Mishneh Torah. Quest'opera ha la forma di un microcosmo e attraverso tale forma simbolica Maimonide presenta la Legge come fosse designata a perfezionare l'individuo e la società, formandoli ad immagine dell'ordine cosmico divinamente creato. I comandamenti della Legge portano quindi gli esseri umani più vicini ad adempiere il proprio fine ultimo, la conoscenza di Dio. Questo simbolismo trasforma la Mishneh Torah in un oggetto di contemplazione che di per se stesso comunica tale conoscenza. In breve, è un'opera d'arte.
Inoltre, nello scoprire questa dimensione artistica dell'opera, e apprezzandone la potenza anche metafisica, possiamo meglio comprendere uno dei punti cruciali degli studi maimonidei: la relazione tra Mishneh Torah e Guida dei perplessi. Si rivela qui un'unità fondamentale tra Maimonide il codificatore e Maimonide il filosofo, relazione non sempre valorizzata. L'abilità artistica di Maimonide nel comporre serve il suo scopo di persuadere il lettore della coerenza e saggezza del sistema halakhico, mettendone in rilievo i fini ed i metodi umanitari e trascendentali come li concepisce Maimonide stesso, con piglio sicuro e convincente.
In questo supplemento si cercherà di dimostrare non che la Mishneh Torah contenga "anche" filosofia oltre e al di là del suo contenuto halakhico, ma che la struttura stessa dell'intera opera rifletta sia il neoplatonismo di Maimonide e sia la sua grande abilità artistica.
NOTA: Si consiglia questo supplemento a lettori esperti in materia di Ebraismo.
Alla fine di ogni capitolo si inserisce un breve riassunto dei suoi contenuti, per fornirne una maggiore comprensione sinottica.
La Mishneh Torah è suddivisa in libri, sezioni (trattati), capitoli, e halakhot (paragrafi). Le citazioni vengono apportate nel modo tradizionale, per sezione, capitolo e halakhah. Una tabella dei libri viene fornita nell'Appendice I. Maimonide stesso numerò i capitoli, ma non gli halakhot; tale numerazione venne in uso nelle prime edizioni stampate.
Per le fonti, le traduzioni ed i riferimenti si veda la Bibliografia a fine libro. Da notare che la traduzione di Pines della Guida dei perplessiviene citata come Guida seguita da parte, capitolo e, fra parentesi, numero di pagina.
I riferimenti al Commentario della Mishnah di Maimonide sono in base a ordine e pagina nella traduzione in (He) di R. Kafih (Mishnah im perush rabenu moshe ben maimon, cur. e trad. dall'arabo da Joseph Kafih, 6 voll., Gerusalemme, 1963-7).

TB = Talmud babilonese; TG = Talmud gerosolimitano

IN VETRINA

Vivi nascosto...

Il rogo che avvampò tutta notte...

LA MEMORIA DELLO STERMINIO