Il rogo che avvampò tutta notte...

Monte Everest

Il rogo che avvampò tutta notte
E che ti arse fino alla più fonda radice
Alla prima chiaria, si smorzò, perse impeto e vigoria,
mutò il suo rauco ruggire
in un balbettante crepitio.
Poi tacque, per sempre.
Era, lo sapevi, l'ultimo fuoco concessoti
dagli Dei nel tuo più che tardo autunno.
Non ce ne saranno altri.
Ma adesso basterà un Everest di cenere
Per seppellire questa manciata di braci
Che ancora si ostinano a bruciare?


(tratto da Andrea Camilleri, Il metodo Catalanotti, 2018)

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