BIOGRAFIE CRISTOLOGICHE

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Heinrich Hofmann, "Christ and the Rich Young Ruler", 1889
Autore: Monozigote
I edizione 2015
 «L'uomo chiamato "Cristo" ha incarnato un modo di vivere senza attaccamento a forma o tempo, e se riuscissimo a capirlo, le nostre vite ne verrebbero trasformate.»
(Grace McCleen, Radar) 

Indice

Resurrection
  1. Primo cristianesimo e sue basi ebraiche
  2. Gesù ed Ebraismo
  3. Da setta ebraica a chiesa dei Gentili
  4. Il Cristo divino
  5. L'uomo Gesù
  6. Nuovo Testamento e antiebraismo
  7. Vangeli e interpretazione ebraica
  8. Spirito e Insegnamento
  9. Stereotipi giudaici
  10. Teologie multiculturali
  11. Canoni e pratiche
  12. Disposizioni e differenze
  13. La via e il compimento

Paralleli

Gesù incontra una donna presso un pozzo e si discute di matrimonio, proprio come il servo di Abramo con Rebecca, Giacobbe e Rachele, Mosè e Zippora. Gesù è un buon pastore, proprio come Davide. Gesù si spazientisce coi sacerdoti, proprio come Amos. Gesù racconta parabole, proprio come il profeta Natan ed una quantità di rabbini le cui storie appaiono in fonti ebraiche postbibliche. Gesù risana e fa rivivere i morti; così fanno anche Elia ed Eliseo. Gesù sopravvive quando i bambini intorno a lui vengono massacrati, proprio come Mosè. Non c'è bisogno di leggere Matteo 2-7 per sapere che il bambino salvato andrà in viaggio verso l'Egitto, guaderà le acque in un'esperienza straordinaria, si confronterà con tentazioni nel deserto, salirà una montagna e produrrà commenti sulla Legge — lo schema è già fornito dallo Shemot, il Libro dell'Esodo.
Neanche la croce è strana. La storia somiglia a quella delle morti dei martiri maccabei, la madre ed i suoi sette figli, che vengono celebrati alla festività di Chanukkah (2 Maccabei 7). Per rendere la connessione ancora più ravvicinata, questi martiri anticipano rivendicazione e risurrezione. Il Secondo libro dei Maccabei afferma: "Il re del mondo, dopo che saremo morti per le sue leggi, ci risusciterà a vita nuova ed eterna" (7:9). Scritti da ebrei di lingua greca, i libri dei Maccabei furono conservati dalla chiesa; oggi si ritrovano nelle raccolte note come Scritture deuterocanoniche (designazione cattolica) o Aprocrifi dell'Antico Testamento (designazione protestante). Testi ebraici successivi riportano le storie dei Maccabei e la sinagoga continua a celebrare la festa di Chanukkah; sia chiesa che sinagoga commemorano la madre esemplare ed i suoi sette figli. L'ironia è che gli ebrei celebrano la festa di Chanukkah, ma è la chiesa che mantiene le prime testimonianze degli eventi che formano la base della festa stessa.
La descrizione delle sofferenze di Gesù riecheggia i resoconti della martirologia di Yom Kippur, dei rabbini giustiziati durante la seconda rivolta contro Roma (132-135 e.v.). Anche loro si confrontarono con la potenza dell'Impero e non vacillarono nella fede. La morte degli innocenti inoltre richiama la memoria della Shoah, in cui milioni di ebrei furono sterminati dai nazisti. Gesù si lamenta anche di coloro che vogliono i posti migliori nella sinagoga — quante volte anche noi abbiamo fatto lo stesso, in chiesa, in sinagoga, al ristorante, allo stadio?

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IN VETRINA

Vivi nascosto...

Il rogo che avvampò tutta notte...

LA MEMORIA DELLO STERMINIO